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Tricopigmentazione: perché il pigmento deve rispettare le normative europee?

Tabella dei contenuti
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Cosa leggerò in questo articolo sulla tricopigmentazione e sulle normative europee che il pigmento deve rispettare? 

Da artista della tricopigmentazione sai perfettamente che la micropigmentazione del cuoio capelluto non ha particolari controindicazioni nella misura in cui il pigmento utilizzato sia biocompatibile, ipoallergenico e certificato dal Ministero della Salute, nel rispetto delle normative europee.

Le restrizioni imposte dall’Unione Europea hanno come fine quello di prevenire l’uso di sostanze potenzialmente dannose per la salute del cittadino. L’obiettivo non è disincentivare i trattamenti che prevedono l’uso di inchiostri e pigmenti, bensì quello di rendere questi ultimi più sicuri.

È di fondamentale importanza conoscere il prodotto che si usa, assicurarsi che rispetti le normative e fornire ai propri clienti informazioni in merito. Ciò influisce molto sulla fiducia del cliente: è una questione di professionalità, ma soprattutto di reputazione. 

Un pigmento di alta qualità, oltre a non causare effetti collaterali, non subisce modificazioni nei mesi successivi il trattamento di tricopigmentazione garantendo un risultato ottimale e duraturo nel tempo.

Continua a leggere e scopri di più su Pygmenta, il pigmento per tricopigmentazione made in Italy.

1. Pygmenta rispetta le normative europee?

La risposta è assolutamente sì! Pygmenta è stato studiato da un pool di tricopigmentisti con esperienza decennale ed è stato sottoposto a severi test ottenendo elevati standard qualitativi.

L’obiettivo? Fornire agli artisti della trico in Italia e nel mondo un pigmento altamente performante in termini di risultati e ai clienti che si sottopongono al trattamento una garanzia di sicurezza.

Pygmenta è biocompatibile, ipoallergenico e conforme alla normativa europea REACH.

2. Che cos’è la normativa REACH e cosa prevede?

La normativa REACH (Regolamento europeo N. 1907/2006) è un insieme di norme che regola la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche. 

A seguito della modifica della normativa REACH sono state introdotte nuove norme in riferimento alle sostanze contenute negli inchiostri per tatuaggio o trucco permanente. 

Ricordiamo che la tricopigmentazione, in ambito UE, rientra nella categoria tatuaggi e trucco permanente.

L’Europa, dunque, a partire dal 4 gennaio scorso, ha limitato l’uso di oltre 4000 sostanze chimiche negli inchiostri per tatuaggi, in quanto ritenute pericolose per la salute umana. Sono stati introdotti anche i limiti massimi di concentrazione per singole sostanze o gruppi di sostanze generalmente utilizzate negli inchiostri. 

Alcune sostanze coloranti sono state ritenute pericolose perché cancerogene o tossiche per la riproduzione umana, sensibilizzanti per la pelle o irritanti per la pelle e gli occhi. 

In particolare, per il “Pigment Blue 15:3” e il “Pigment Green 7” è stato stabilito che contengono sostanze potenzialmente pericolose, ma è stato concesso un periodo di transizione di 24 mesi, a partire dal 4 gennaio 2023, entro il quale devono essere sostituite con altre innocue per l’organismo. 

Ti stai chiedendo il motivo della deroga? 

Purtroppo ad oggi, sono davvero pochi i pigmenti in grado di rispettare le esigenze artistiche di colorazione e, allo stesso tempo, le nuove normative europee per la salute. 

Nonostante ciò, dallo scorso 4 gennaio si possono utilizzare solo inchiostri/pigmenti che rispettano il nuovo regolamento (fatta eccezione per la deroga temporanea per blu e verde).

Il regolamento, inoltre, prevede che sulla confezione debbano essere riportati:

  • la didascalia «Miscela per tatuaggi o trucco permanente»;
  • il numero di lotto; 
  • l’elenco degli ingredienti, in ordine decrescente secondo il loro peso, conforme alla nomenclatura stabilita dal regolamento;
  • la dicitura «Contiene nichel. Può provocare reazioni allergiche» se la miscela contiene nichel in misura superiore al limite di concentrazione stabilita dalla normativa europea (0,0005 %);
  • le istruzioni per l’uso in sicurezza, chiaramente visibili e leggibili.

Se vuoi saperne di più, trovi qui il regolamento. 

3. È necessario miscelare Pygmenta con un altro pigmento per ottenere una tonalità diversa?

Pygmenta basta a sé stesso. La sua forza è propria questa. 

Non è necessario miscelarlo con altri pigmenti per ottenere le diverse tonalità, ma si adatta a tutti i tipi di capelli e carnagioni. Con un solo prodotto potrai soddisfare le esigenze di tutti i tuoi clienti, a prescindere che siano biondi, castani o mori.

4. Con cosa devo miscelare il prodotto?

Pygmenta può essere diluito semplicemente con acqua distillata. Maggiore sarà la quantità di acqua distillata aggiunta, più chiara sarà la colorazione ottenuta, e viceversa. All’interno della confezione troverai la scheda tecnica con caratteristiche del prodotto, l’INCI e la guida dettagliata alla diluizione, con l’indicazione in ml. 

Intanto, dai un’occhiata al video in cui l’esperto in tricopigmentazione, Tony Abbagnato, mostra con quanta semplicità è possibile diluire Pygmenta.

5. Pygmenta contiene nichel?

Quando si parla di nichel, occorre essere precisi e non alimentare false credenze. 

Il nichel è un metallo diffuso in tantissimi elementi in natura: si trova nel suolo, nell’acqua, nell’aria e di conseguenza in molti alimenti. Molti oggetti di uso quotidiano contengono nichel, così come detersivi, saponi e cosmetici.

Per quanto riguarda i prodotti che in genere possono venire a contatto con la pelle, il nichel non costituisce un ingrediente, ma una sostanza derivata dal processo di lavorazione, una cosiddetta impurità. È pertanto impossibile trovare un prodotto totalmente senza nichel. 

Per questo, l’UE ha disincentivato l’uso della dicitura “Nichel free”, considerandola ingannevole, a favore della più onesta “Nichel tested”.

Ma, qual è la soglia di nichel che può essere considerata sicura in un prodotto per la pelle?

Per quanto riguarda i pigmenti per tatuaggi, trucco permanente e tricopigmentazione, il valore limite di concentrazione in peso del nichel è dello 0,0005 %.

Ora, possiamo rispondere alla tua domanda: Pygmenta contiene nichel?

Pygmenta è da considerarsi un pigmento ipoallergenico e nichel tested, in quanto i produttori sono riusciti ad ottenere una concentrazione di nichel così bassa da non essere rilevata nei comuni test.

6. Come faccio a sapere che il pigmento che uso è conforme alle normative europee?

Per essere sicuro che i pigmenti che utilizzi siano conformi alle normative, assicurati che: 

  • sull’etichetta sia presente la dichiarazione “Miscela per trucco permanente ad uso professionale”;
  • il prodotto sia accompagnato da una scheda tecnica dettagliata con l’elenco degli ingredienti, numero di lotto e istruzioni per l’uso;
  • rivolgiti a produttori affidabili.

A tal proposito, chi più di un team di tricopigmentisti esperti può esserlo?

Se non hai ancora trovato il pigmento adatto alle tue performance di artista della tricopigmentazione, prova Pygmenta Black Rain e facci sapere com’è andata!

Prova Pygmenta Black Rain...

E facci sapere cosa ne pensi! Puoi provare Black Rain a questo link. La tua opinione di esperto è importante e ci aiuta a migliorare.

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